Santuario di Santa Maria a Parete
Fu costruito in località Cavellerizza lì dove il 12 e il 13 aprile 1514 la Madonna apparve a una contadinella.
La leggenda vuole che la Vergine avesse chiesto alla fanciulla di recarsi dal conte Enrico Orsini di Nola per ritrovare un suo dipinto nascosto chissà dove. Fu così che l'immagine della Madonna, precisamente la Regina delle Vittorie, fu recuperata su una parete tra due angeli. L'opera si pensa fu eseguita da Tommaso di Stefano, della scuola di Giotto, nel XIII-XIV secolo. Altri, invece, la fanno risalire al VIII-IX secolo. L'immagine, attualmente, è conservata in un tempietto rettangolare che fu costruito nel Cinquecento per volere di Girolamo Barone. Successivamente i Canonici Regolari Lateranensi costruirono un'ampia scala di piperno. Nel 1989 subì gravi danni in seguito ad un incendio, ma fortunatamente il tempietto riuscì a resistere alle fiamme.
Esterno: Il tamburo della cupola è tutto affrescato con opere che raffigurano la vita della Vergine. L'esterno è, invece, tutto decorato da finestre colorate con le immagini dei santi. La cornice fu dipinta da Belisario Corenzio che riprese alcune scene raccontate da Dante nella Divina Commedia.
La facciata della chiesa presenta un portale abbellito da colonne corinzie sulle quali è ben visibile il nome dell'architetto Giovanni Paolo di Ambrosio di San Severino e la data della consacrazione dell'edificio, 1551.
Sulla destra della struttura c'è il Museo che conserva alcune opere d'arte tra cui marmi d'altare, parte del pulpito e foto di dipinti distrutti dall'incendio.
Sulla sinistra c'è, invece, il chiostro con al centro un pozzo.
Interno: E' a croce greca con una sola navata e al centro si trova la cupola, sorretta da pilastri, che illumina l'edificio con quattro finestre.